Naturismo al Nord, il turismo che l'Italia non considera

In tutta Europa, milioni di persone praticano il turismo naturista. Cercano il contatto con la natura sul mare, nei fiumi e tra i boschi. Senza vestiti ma con severe regole di comportamento, verso gli altri e verso l'ambiente che li ospita. In Italia però rischiano continue sanzioni per oltraggio al pudore, oltre che l'ingresso di ospiti indesiderati come guardoni e scambisti. Nel nostro paese, infatti, le uniche spiagge riconosciute da un'ordinanza sindacale sono a Roma (Capocotta), San Vincenzo (Nido dell'Aquila) e Marina di Camerota (Troncone). Ci sono poi alcuni luoghi a tradizione naturista, riconosciuti grazie a una sentenza della Corte di Cassazione, come lungo il fiume Trebbia, e dei camping privati a loro dedicati, come il Costalunga di Sassello. Ma l'assenza di una normativa nazionale spinge di fatto i naturisti, sia italiani che stranieri, verso paesi a loro più ospitali come Francia o Spagna

di Francesco Gilioli e Antonio Nasso